Ricerca ed innovazione al servizio dei pazienti

Un percorso di ricerca e crescita professionale che ha come conclusione naturale il miglioramento del servizio per il paziente. In questo video il Prof. Gianluca Castellarin, responsabile del reparto di Ortopedia II, presenta un breve estratto della collaborazioni e degli studi che l’hanno portato a dirigere il reparto di Ortopedia II dell’Ospedale Montecchi di Suzzara, e che tuttora prosegue per continuare ad innovare le metodologie chirurgiche, soprattutto nell’impianto di protesi.

Centro Diagnosi e Cura Demenze (CDCD)

L’Ospedale di Suzzara (MN) offre all’utenza i servizi del CDCD (Centro Diagnosi e Cura delle Demenze.

L’istituzione di un servizio ambulatoriale dedicato presso l’Ospedale di Suzzara vuole essere una risposta sanitaria adeguata alle esigenze del territorio conforme a quanto previsto dal Piano Nazionale per le Demenze del 2014 e alla Riforma sanitaria regionale del 2015 “Strategie per la promozione e il miglioramento della qualità ed appropriatezza degli interventi assistenziali nel settore delle demenze”.

Compiti dell’ambulatorio, inserito nella rete regionale dei CDCD (Centri per i Disturbi Cognitivi e le Demenze) e riconosciuto dall’Istituto Superiore di Sanità, sono la valutazione diagnostico–terapeutica multidisciplinare dei pazienti affetti da disturbo cognitivo, con la creazione di percorsi dedicati che facilitino l’accesso e riducano i tempi di attesa; l’adeguata presa in carico dei pazienti e delle famiglie nel follow-up, con possibilità di contatto telefonico per svariate esigenze; l’informazione e l’orientamento ai servizi offerti dal territorio.

Nel video ne parlano il Dott. Paolo Buzzi (neurologo), la Dott.ssa Alessia Manfredini (neuropsicologa e psicoterapeuta) e il Dott. Ciro Lenti (geriatra).

Per maggiori informazioni è possibile rivolgersi al CUP dell’Ospedale.

Centro per il trattamento dei Disturbi Respiratori nel sonno

L’Ambulatorio è gestito dal dott. Cleante Scarduelli, pneumologo e cardiologo esperto in disturbi respiratori del sonno (titolo conferito da Aipo 2019). Il centro si occupa della diagnosi e della cura dei disturbi respiratori nel sonno, in particolare della sindrome OSAS (Obstructive Sleep Apnea Syndrome).

L’ OSAS è una condizione morbosa frequente (colpisce circa il 5% della popolazione), spesso non diagnosticata e curabile. La prevalenza della malattia sta aumentando nei paesi sviluppati a causa dell’aumentata prevalenza dell’obesità che è uno dei suoi più importanti fattori di rischio.
È caratterizzata da ricorrenti episodi di ostruzione parziale o completa delle vie aeree superiori, dovuta a collasso dei tessuti molli nella parte posteriore della gola durante il sonno. L’interruzione completa (apnea) o parziale (ipopnea) dell’attività respiratoria per 10 o più secondi ripetuta:
a) almeno 5 volte per ora di sonno, associata a sintomi e/o patologie cardiovascolari, oppure
b) almeno 15 volte per ora di sonno causata da ostruzione delle vie aeree superiori

I ripetuti episodi di ostruzione parziale o completa delle vie aeree superiori causano fasi intermittenti di ridotta ossigenazione del sangue. Le apnee e le ipopnee caratteristiche dell’OSAS costituiscono un importante fattore di rischio cardiovascolare e sono responsabili di frammentazione del sonno notturno.

Quali sono i fattori di rischio per OSAS?

  • Obesità
  • Ipertensione arteriosa in particolare se non controllata dalla terapia
  • Familiarità per OSAS
  • Sesso maschile o donne in post-menopausa
  • Russamento notturno in particolare se associato al rilievo di apnee
  • Scompenso cardiaco
  • Fibrillazione atriale
  • Diabete mellito di tipo 2
  • Ictus cerebrale
  • Anomalie anatomiche cranio-facciali e delle vie aeree superiori
  • Abitudine al fumo
  • Consumo di alcool ed ansiolitici

Quali sono i sintomi dell’ OSAS?

  • Russamento notturno
  • Pause nel respiro durante il sonno rilevate da chi vi osserva mentre dormite
  • Sonno agitato
  • Nicturia (minzioni notturne)
  • Frequenti risvegli
  • Episodi di risveglio con sensazione di soffocamento
  • Al risveglio percezione di sonno non ristoratore anche dopo molte ore di riposo
  • Cefalea al risveglio
  • Secchezza della bocca al risveglio
  • Sonnolenza diurna
  • Stanchezza e fatica durante il giorno
  • Modificazioni della personalità e del tono dell’ umore
  • Riduzione della memoria e difficoltà a concentrarsi
  • Riduzione del desiderio sessuale

Quali trattamenti esistono per l’OSAS e quali sono i benefici attesi?

L’OSAS non trattata è un importante fattore di rischio cardiovascolare, aumenta il rischio di incidenti stradali e sul lavoro, riduce l’aspettativa e la qualità della vita ma è una malattia curabile.
La terapia efficace (ad es. la CPAP) è in grado di:

  • Eliminare il russamento nel sonno
  • Ridurre la sonnolenza diurna
  • Prevenire le apnee nel sonno e migliorare l’ossigenazione durante il sonno
  • Migliorare la qualità della vita
  • Migliorare l’aspettativa di vita
  • Migliorare il controllo dell’ipertensione arteriosa
  • Migliorare la funzione cardiaca nei pazienti con scompenso
  • Prevenire le aritmie cardiache

Esistono norme generali che è bene seguire da parte dei pazienti con OSAS:

  • Nei soggetti obesi la riduzione del peso corporeo (da ottenere con dieta ipocalorica ed attività fisica regolare) migliora e può risolvere l’OSAS
  • Evitare l’alcool almeno nelle 4 ore prima di andare a letto
  • Evitare l’uso di ansiolitici ed ipnoinducenti
  • Assumere un pasto serale leggero ed anticipato
  • Riposare in decubito laterale può essere risolutivo in alcuni casi (ad es. utilizzando una pallina da tennis posizionata in una tasca dorsale del pigiama)

Esistono diverse opzioni terapeutiche per l’OSAS

A) Ventilazione a pressione positiva continua nelle vie aeree (CPAP da Continuous Positive Airway Pressure)

B) Dispositivi di avanzamento mandibolare

C) Interventi chirurgici

D) Approccio posizionale

Il dott. Scarduelli valuterà la soluzione migliore in base alla diagnosi effettuata durante le visita.

Contatti:

Per prenotare chiamare il numero 347 6559175 il lunedì ed il giovedì dalle ore 8 alle ore 16.30.

Il reparto di urologia dalla diagnostica ambulatoriale all’intervento chirurgico

Le attività dell’Urologia dell’Ospedale Montecchi di Suzzara descritte dal responsabile medico, il dott. Nicola Ghidini, specialista in urologia ed andrologia.

Dalla fase ambulatoriale, alla diagnostica con ecografie, doppler, cistoscopie ed esami urodinamici, fino all’attività di reparto e le sale operatorie. Un breve ma esaustivo viaggio alla scoperta di un reparto che conta circa 2.000 pazienti l’anno tra intenti e procedure diagnostiche ambulatoriali.

La riabilitazione specialistica: a chi è rivolta e come funziona

L’Ospedale Montecchi di Suzzara ha un reparto dedicato alla riabilitazione specialistica per pazienti di origine ortopedica, traumatologica, neurochirurgica e neurologica a bassa intensità. La responsabile, dott.ssa Raffaella Riso, spiega nel dettaglio il percorso terapeutico in questo breve video.

Laboratorio analisi aperto tutto agosto

Ecco una parte dell’equipe del Laboratorio Analisi dell’Ospedale, che rimarrà a disposizione dell’utenza anche tutto il mese di agosto.

Con oltre 800.000 analisi l’anno il laboratorio analisi dell’Ospedale Montecchi di Suzzara è una macchina organizzata e gestita per ottimizzare al massimo le necessità dei pazienti e i tempi di risposta. Il laboratorio è al servizio sia dell’utenza esterna che degli altri reparti dell’ospedale, e conta su 4 laureati in biologia, 5 tecnici di laboratorio e 4 segretarie, tutti molto giovani. Una squadra molto affiatata, quasi una famiglia, che lavora in un ambiente positivo e sereno, utile in un lavoro di grande attenzione e concentrazione. Aggiungiamo inoltre che a breve dovrebbe tornare operativo il “Salta la Coda”, per migliorare ulteriormente il servizio all’utenza.