L’Ospedale
L’Ospedale Montecchi di Suzzara offre servizi sanitari e di assistenza alla persona tramite prestazioni di diagnostica e terapia, servizi per acuti, nelle aree delle malattie croniche e nella riabilitazione.
Si articola in un Dipartimento Medico (con l’U.O. di Medicina Generale e l’U.O. di Riabilitazione Specialistica) e di un Dipartimento Chirurgico (con l’U.O. di Chirurgia Generale e con l’U.O. di Ortopedia e Traumatologia) per complessivi 123 posti letto per la degenza ordinaria, oltre a letti per l’attività di Day Hospital medico, Day Surgery, posti tecnici di BIC (7) e posti tecnici a prevalente orientamento oncologico/oncoematologico e riabilitativo di MAC (6).
L’Ospedale Montecchi di Suzzara dispone inoltre di:
- Pronto Soccorso
- Servizi Diagnostici (Radiologia e Laboratorio Analisi)
- Poliambulatorio con le principali branche specialistiche e CAL-Dialisi (Centro Assistenza Limitata).
Ospedale gestisce anche un servizio di Assistenza Domiciliare (ADI) e un servizio per l’erogazione di Cure Palliative Domiciliari (UCP_DOM).
È inoltre presente una importante struttura ambulatoriale in cui hanno sede le specialità che seguono:
- Anestesia
- Cardiologia
- Chirurgia Generale
- Chirurgia Vascolare
- Dermosifilopatia
- Endocrinologia
- Gastroenterologia
- Medicina Fisica e Riabilitazione
- Neurologia e Neurochirurgia
- Oculistica
- Odontostomatologia – Chirurgia Maxillo Facciale
- Oncologia
- Ortopedia e Traumatologia
- Otorinolaringoiatria
- Pneumologia
- Urologia
- Centro Tao (Terapia Anticoagulante)
Mission
Ospedale Montecchi di Suzzara Srl è un Ospedale per acuti che eroga prestazioni di ricovero e cura, di specialistica ambulatoriale e di assistenza domiciliare in accreditamento e a contratto con il Servizio Sanitario Regionale, nell’ambito di sperimentazione gestionale pubblico-privato.
L’Ospedale è una struttura del Gruppo Mantova Salus, che unisce al suo interno anche gli Ospedali di Castiglione delle Stiviere e Volta Mantovana, il Poliambulatorio Green Park – il Parco della Salute a Mantova, le Residenze Sanitarie Beata Paola (Volta Mantovana), Villa Azzurra (Borgo Virgilio) e San Pietro (Castiglione delle Stiviere), il Servizio di trasporti di emergenza urgenza Soccorso Azzurro ed il Centro di Formazione Mensalus.
La storia della fondazione dell’Ospedale (tratta dal libro “Suzzara Austriaca” di Paolo Bianchi. Edizioni Bottazzi Suzzara)
L’8 ottobre 1853 moriva, all’età di 75 anni, Pietro Montecchi che – come ricordava un “anonimo amico del defunto” in un elogio funebre – “da semplice pizzicagnolo, con modico patrimonio”, era pervenuto ad una considerevole ricchezza. In un elenco degli individui esercenti “Arti e commerci” del 1829 lo troviamo indicato come “salsamentario, pizzicagnolo, venditore di generi relativi, vetri e ferramenta” e già allora risultava proprietario nel territorio del distretto di Suzzara di diversi fondi agricoli con numerose case e abitazioni ne centro del paese o nelle sue immediate vicinanze.
Già distintosi per atti di generosità, con il legato contenuto nel suo testamento olografo del 4 aprile 1850, Pietro Montecchi vuole fondare un ospedale per i poveri della parrocchia di Suzzara salvo accogliere – se vi fossero state le possibilità – anche quelli di altre parrocchie. La base economica della futura struttura assistenziale sarebbe stata costituita dalla proprietà e dalle rendite di tre fondi di 301 biolche mantovane e da una casa da adattare.
Lo stabile indicato da Pietro Montecchi non venne ritenuto adatto allo scopo, si preferì utilizzare i locali dell’ex commissariato Distrettuale restati a disposizione il 31 marzo 1854 della Deputazione Comunale a seguito della soppressione del XIII distretto di Suzzara.
Pertanto la prima sede dell’ospedale fu ubicata in Piazza Castello nei locali corrispondenti all’attuale Sede Municipale dal 7 dicembre 1854 all’autunno del 1860. La capienza iniziale era di 10 letti.
Il marchese Luigi Strozzi provvide a fornire l’Ospedale di mobili, letti, biancheria al fine di permettere l’apertura dell’importante istituzione così come effettivamente avvenne il 7 dicembre 1854. Il marchese Strozzi aveva però anticipato la somma di L. 2.200,79 come donazione vincolata all’usufrutto di un posto-letto per 100 giornate annue gratuite. Il vincolo venne ritenuto eccessivo e per liberare l’ospedale da questo onere indesiderato intervenne Carlo Montecchi con un atto di beneficenza che doveva anticipare di pochi mesi l’altro consistente legato contenuto nel suo testamento: in data 15 marzo 1855 Carlo Montecchi faceva dono all’amministrazione dell’ospedale di 422,50 lire austriache per l’avvenuto adattamento dei locali e la somma di 2.200,79 a titolo di restituzione della somma anticipata dal marchese Strozzi.
Cinque mesi dopo, esattamente il 15 agosto 1855, Carlo Montecchi predisponeva nel suo testamento la donazione di un quarto delle sue sostanze all’Ospedale.
Le nuove risorse, arrivate nel 1859, raddoppiarono il patrimonio iniziale e permisero un incremento dei posti letto, che passarono a 12.
Nel marzo del 1860 la sede dell’Ospedale si trasferì in una sede più ampia, individuata in un caseggiato in piazza Castello. Nel 1863 i posti letto crebbero a 14, nel 1866 a 20. In quell’anno furono ricoverati 126 malati (di cui 18 deceduti) per un totale di 4.042 giornate di cura.
Secondo le disposizioni testamentari di Pietro Montecchi, il direttore dell’ospedale doveva essere il medico condotto del paese. Il primo direttore fu quindi il dott. Bernardo Bianchi.