Lunedì 3 febbraio, in occasione del patrono di Suzzara San Biagio, tutti i servizi non essenziali dell’Ospedale Montecchi sono sospesi. Saranno quindi chiusi il Cup, il Laboratorio Analisi e tutta l’attività ambulatoriale. L’attività ordinaria ripartirà martedì 4 febbraio.
Non tutti sanno che San Biagio era un medico. E’ morto martire nel 316 per aver rifiutato di rinnegare la fede cristiana. Tra i miracoli a lui attribuiti quello di aver salvato un bambino che aveva ingerito una lisca di pesce. I fedeli si rivolgono a san Biagio in particolare per la guarigione dalle malattie della gola: è infatti considerato uno dei quattordici santi ausiliatori, invocati per guarire da particolari malattie.
L’Ambulatorio è gestito dal dott. Cleante Scarduelli, pneumologo e cardiologo esperto in disturbi respiratori del sonno (titolo conferito da Aipo 2019). Il centro si occupa della diagnosi e della cura dei disturbi respiratori nel sonno, in particolare della sindrome OSAS (Obstructive Sleep Apnea Syndrome).
L’ OSAS è una condizione morbosa frequente (colpisce circa il 5% della popolazione), spesso non diagnosticata e curabile. La prevalenza della malattia sta aumentando nei paesi sviluppati a causa dell’aumentata prevalenza dell’obesità che è uno dei suoi più importanti fattori di rischio. È caratterizzata da ricorrenti episodi di ostruzione parziale o completa delle vie aeree superiori, dovuta a collasso dei tessuti molli nella parte posteriore della gola durante il sonno. L’interruzione completa (apnea) o parziale (ipopnea) dell’attività respiratoria per 10 o più secondi ripetuta: a) almeno 5 volte per ora di sonno, associata a sintomi e/o patologie cardiovascolari, oppure b) almeno 15 volte per ora di sonno causata da ostruzione delle vie aeree superiori
I ripetuti episodi di ostruzione parziale o completa delle vie aeree superiori causano fasi intermittenti di ridotta ossigenazione del sangue. Le apnee e le ipopnee caratteristiche dell’OSAS costituiscono un importante fattore di rischio cardiovascolare e sono responsabili di frammentazione del sonno notturno.
Quali sono i fattori di rischio per OSAS?
Obesità
Ipertensione arteriosa in particolare se non controllata dalla terapia
Familiarità per OSAS
Sesso maschile o donne in post-menopausa
Russamento notturno in particolare se associato al rilievo di apnee
Scompenso cardiaco
Fibrillazione atriale
Diabete mellito di tipo 2
Ictus cerebrale
Anomalie anatomiche cranio-facciali e delle vie aeree superiori
Abitudine al fumo
Consumo di alcool ed ansiolitici
Quali sono i sintomi dell’ OSAS?
Russamento notturno
Pause nel respiro durante il sonno rilevate da chi vi osserva mentre dormite
Sonno agitato
Nicturia (minzioni notturne)
Frequenti risvegli
Episodi di risveglio con sensazione di soffocamento
Al risveglio percezione di sonno non ristoratore anche dopo molte ore di riposo
Cefalea al risveglio
Secchezza della bocca al risveglio
Sonnolenza diurna
Stanchezza e fatica durante il giorno
Modificazioni della personalità e del tono dell’ umore
Riduzione della memoria e difficoltà a concentrarsi
Riduzione del desiderio sessuale
Quali trattamenti esistono per l’OSAS e quali sono i benefici attesi?
L’OSAS non trattata è un importante fattore di rischio cardiovascolare, aumenta il rischio di incidenti stradali e sul lavoro, riduce l’aspettativa e la qualità della vita ma è una malattia curabile. La terapia efficace (ad es. la CPAP) è in grado di:
Eliminare il russamento nel sonno
Ridurre la sonnolenza diurna
Prevenire le apnee nel sonno e migliorare l’ossigenazione durante il sonno
Migliorare la qualità della vita
Migliorare l’aspettativa di vita
Migliorare il controllo dell’ipertensione arteriosa
Migliorare la funzione cardiaca nei pazienti con scompenso
Prevenire le aritmie cardiache
Esistono norme generali che è bene seguire da parte dei pazienti con OSAS:
Nei soggetti obesi la riduzione del peso corporeo (da ottenere con dieta ipocalorica ed attività fisica regolare) migliora e può risolvere l’OSAS
Evitare l’alcool almeno nelle 4 ore prima di andare a letto
Evitare l’uso di ansiolitici ed ipnoinducenti
Assumere un pasto serale leggero ed anticipato
Riposare in decubito laterale può essere risolutivo in alcuni casi (ad es. utilizzando una pallina da tennis posizionata in una tasca dorsale del pigiama)
Esistono diverse opzioni terapeutiche per l’OSAS
A) Ventilazione a pressione positiva continua nelle vie aeree (CPAP da Continuous Positive Airway Pressure)
B) Dispositivi di avanzamento mandibolare
C) Interventi chirurgici
D) Approccio posizionale
Il dott. Scarduelli valuterà la soluzione migliore in base alla diagnosi effettuata durante le visita.
Contatti:
Per prenotare chiamare il numero 347 6559175 il lunedì ed il giovedì dalle ore 8 alle ore 16.30.
https://ospedalemontecchi.it/wp-content/uploads/2024/08/IMMAGINI-per-sito-1366-x-600-px-1.png6001366davide dalaihttp://ospedalemontecchi.it/wp-content/uploads/2023/04/logo_gms_gruppo_mantova_salus-300x92.jpgdavide dalai2024-08-30 08:12:522024-08-30 09:10:08Centro per il trattamento dei Disturbi Respiratori nel sonno
L’elettromiografia (EMG) è un esame utile nella diagnosi delle radicolopatie (ad es. ernie discali), plessopatie (traumatiche , infiammatorie), nella compressione dei tronchi nervosi (sindrome del tunnel carpale, tarsale, del canale cubitale etc), delle polineuropatie, come le polineuropatia diabetica, infiammatoria, tossica, carenziale, e nelle miopatie sia congenite (distrofie muscolari ) che acquisite (miositi, malattie del motoneurone, etc.). L’applicazione di piccole scosse elettriche sulla cute in corrispondenza dei nervi periferici permette di studiare la conduzione dei nervi sia di tipo motorio che sensitivo, valutando la velocità, la latenza e l’ampiezza delle risposte ottenute. Con l’utilizzo di sottili aghi elettrodo monouso inseriti nei muscoli si studia l’attività elettrica muscolare che permette di distinguere tra quadri di sofferenza muscolare di tipo primitivo o secondari a lesioni dei nervi o dei neuroni di moto.
L’esame EMG va considerato un ampliamento e completamento dell’esame clinico, e quindi deve essere sempre preceduto da una adeguata ed approfondita valutazione clinica che deve portare ad una specifica ipotesi diagnostica: questo permette all’esaminatore di concentrarsi sui distretti anatomici interessati, di ridurre i tempi dell’esame (abitualmente di circa 30 minuti), il disagio del paziente e soprattutto di arrivare ad una diagnosi precisa.
L’esame è abitualmente ben tollerato, non richiede alcuna specifica preparazione da parte del paziente , da evitare l’applicazione di creme od unguenti sulla cute che renderebbero di difficile esecuzione l’esame per la dispersione dello stimolo elettrico. Nessuna limitazione alla guida dopo l’esame. E’ necessario informare l’esaminatore sulla presenza di pace maker, epilessia, o sull’utilizzo di farmaci anticoagulanti.
All’ambulatorio di Elettromiografia si accede con l’impegnativa del curante o dello specialista (specificando nella richiesta lo studio delle velocità di conduzione motoria, sensitiva o l’esame dei muscoli in numero adeguato, almeno 8 prestazioni) in cui risulti un chiaro quesito diagnostico, meglio se accompagnato da una valutazione clinica specialistica , nonché da eventuali esami neurofisiologici
Nel video il dott. Paolo Buzzi, neurologo dell’Ospedale Montecchi di Suzzara, mostra come funziona lo strumento e ne illustra i casi di utilizzo.
https://ospedalemontecchi.it/wp-content/uploads/2024/08/video-Buzzi.png8681697davide dalaihttp://ospedalemontecchi.it/wp-content/uploads/2023/04/logo_gms_gruppo_mantova_salus-300x92.jpgdavide dalai2024-08-16 14:57:252024-08-16 15:30:07Elettromiografia: come funziona e quando è richiesta
L’Ospedale Montecchi di Suzzara ha un reparto dedicato alla riabilitazione specialistica per pazienti di origine ortopedica, traumatologica, neurochirurgica e neurologica a bassa intensità. La responsabile, dott.ssa Raffaella Riso, spiega nel dettaglio il percorso terapeutico in questo breve video.
https://ospedalemontecchi.it/wp-content/uploads/dynamic_avia/avia_video_thumbnails/youtube/RGzc5j8owsk/RGzc5j8owsk.jpg7201280davide dalaihttp://ospedalemontecchi.it/wp-content/uploads/2023/04/logo_gms_gruppo_mantova_salus-300x92.jpgdavide dalai2024-08-06 13:52:292024-08-06 13:54:53La riabilitazione specialistica: a chi è rivolta e come funziona
Ecco una parte dell’equipe del Laboratorio Analisi dell’Ospedale, che rimarrà a disposizione dell’utenza anche tutto il mese di agosto.
Con oltre 800.000 analisi l’anno il laboratorio analisi dell’Ospedale Montecchi di Suzzara è una macchina organizzata e gestita per ottimizzare al massimo le necessità dei pazienti e i tempi di risposta. Il laboratorio è al servizio sia dell’utenza esterna che degli altri reparti dell’ospedale, e conta su 4 laureati in biologia, 5 tecnici di laboratorio e 4 segretarie, tutti molto giovani. Una squadra molto affiatata, quasi una famiglia, che lavora in un ambiente positivo e sereno, utile in un lavoro di grande attenzione e concentrazione. Aggiungiamo inoltre che a breve dovrebbe tornare operativo il “Salta la Coda”, per migliorare ulteriormente il servizio all’utenza.
https://ospedalemontecchi.it/wp-content/uploads/2024/07/WhatsApp-Image-2024-07-17-at-22.52.23-1-e1721309663135.jpeg5251600davide dalaihttp://ospedalemontecchi.it/wp-content/uploads/2023/04/logo_gms_gruppo_mantova_salus-300x92.jpgdavide dalai2024-07-18 13:31:542024-07-18 13:34:35Laboratorio analisi aperto tutto agosto
https://ospedalemontecchi.it/wp-content/uploads/2023/08/Senza-titolo-Post-di-Facebook-Orizzontale.jpg788940davide dalaihttp://ospedalemontecchi.it/wp-content/uploads/2023/04/logo_gms_gruppo_mantova_salus-300x92.jpgdavide dalai2023-08-04 14:09:082024-10-14 07:28:31Screening HCV: la diagnosi precoce per evitare cirrosi e cancro del fegato
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